lunedì 16 dicembre 2013

BRASATO DI CERVO



Per fare il brasato (o stufato) ho preparato qualche giorno prima una marinata calda, dove ho fatto riposare la carne al fresco girandola di tanto in tanto, affinché ricevesse al meglio gli aromi della marinata stessa.

Marinata calda
Ingredienti per la marinata calda:
2 l di vino bianco
le foglie tagliuzzate di una costa di sedano (la costa serve poi per la cottura della carne stessa o per altre cose..)
1 cipolla grossa tagliata in otto parti nelle quali andranno infilati otto chiodi di garofano. (facendo le proporzioni si possono utilizzare anche le cipolle piccole, non ha importanza)
una grossa manciata di prezzemolo
dei rametti di timo
15-20 bacche di ginepro
1 cuccchiaino da caffè di noce moscata in polvere
Mettere tutti gli ingredienti della marinata in una pentola, insaporire con sale e pepe e cuocerli per una ventina di minuti coperto. Togliere la marinata dal fuoco e legare la carne.
Fare una prima legatura al centro con dello spago da cucina, poi alla metà delle due metà ottenute e finire legando dove serve per mantenere la forma.

Preparare il recipiente che dovrà  contenere carne e marinata, mettere un poco di marinata sul fondo di questo ed adagiarvi la carne ricoprendola con la marinata rimasta (dev’essere sommersa…)

Quando tutto si sarà raffreddato bene mettere il recipiente in frigo e tenerlo per 3-5 giorni girando con delicatezza la carne ogni tanto.

Trascorso il tempo si estrae la carne dalla marinata che andrà gettata.
 

Cottura

Ingredienti per la cottura:
circa 2 kg di polpa di cervo
2 grosse cipolle e 2grosse carote, più una costa di sedano (tutto a dadini)
olio d’oliva quanto basta
pangrattato
1 l di vino bianco secco (circa)
2,5 dl di panna fresca
pepe (sale solo se serve, in pratica non servirebbe)

Massaggiare la carne con l’olio d’oliva per ungerla bene e rosolarla in una casseruola che la contenga a misura. Girarla bene da tutte le parti aiutandosi con delle palette di legno (mai usare le forchette o altre punte, la carne non va mai forata…). Unire la brunoise di verdure , sfumare con un goccio di vino, una macinata di pepe  e girarla ancora qualche volta. Quando il liquido emesso inizia a diminuire, irrorarla con il rimanente vino, cospargere con del pangrattato, mettere il coperchio ed abbassare al minimo la fiamma, in modo che la cottura prosegua dolcemente per circa due ore.
Ogni tanto alzare il coperchio ed irrorare la carne con il mix di vino e verdure aiutandosi con un cucchiaio.
A fine cottura, unire la panna, aggiustare di sale, mescolare il fondo e setacciarlo (se serve diluirlo con acqua calda).

La carne si taglia meglio da fredda. Si può tagliare anche da calda se le legature sono state eseguite prima in modo da poterlo fare. In ogni caso va presentata senza spago!

Si serve a piacere con polenta a fette, ma anche con le patate castello è buona

* Questo metodo va bene anche per altra cacciagione di pelo, come capriolo o cinghiale ed è stata collaudata con successo.*

domenica 15 dicembre 2013

GULASCH DI CERVO




Ingredienti:
1,5  kg di polpa di cervo tagliata a dadini
1kg scarso di cipolla dorata tagliata a fettine sottili
150 g di lardo tagliato a fettine sottili
2 spicchi d’aglio tritati finemente
2 cucchiai abbondanti di paprika dolce
200cc di passata di pomodoro
2 dl di grappa
1\2 litro di vino rosso
un mazzetto aromatico composto da alloro, rosmarino, timo e maggiorana, legato bene con il filo
una bella manciata di prezzemolo tritato finemente
sale quanto basta

Preparazione:
rosolare il lardo in una casseruola fino a quando diventa trasparente, unire la cipolla e l’aglio e far appassire a fuoco dolce. Aggiungere la carne e rosolare a fuoco vivace, mescolando ogni tanto.
Aggiungere il mazzetto aromatico, la paprika ed abbassare la fiamma tenendo mescolato. Bagnare con la grappa e far evaporare. Mescolare bene ed aggiungere il vino ed il pomodoro.
Mescolare di nuovo, mettere il coperchio, abbassare la fiamma e cuocere a fuoco dolcissimo per circa due ore (dipende dalla misura della carne) mescolando delicatamente ogni tanto ed aggiustando di sale.

Servire caldo irrorando con la salsa di cottura. Se non piace la cipolla filtrare la salsa stessa. Se piace densa e da accompagnare con la polenta (come nella foto) passare una parte della salsa e servire assieme alla carne.

Ha un gusto speciale, ma “impegnativo”. La carne non è stata marinata prima perché con gli ingredienti usati nella preparazione mi pareva un passaggio in più e non necessario. 

sabato 7 dicembre 2013

ANGELICA KRANZ

Non avevo gli ingredienti per fare un'angelica e allora è diventata così.




Ingredienti:
650 g di farina metà Manitoba e metà 0
1 bustina di Mastro fornaio
1 uovo intero a temperatura ambiente
150g di zucchero a velo vanigliato (basta tenere da parte un bel barattolone con zucchero semolato con della vaniglia all’interno…)
150 g di latte tiepido
70 g di burro morbido + 20 sciolto per spennellare
70 g di panna
1 cucchiaino di sale 

circa 50g di scorzette candite
circa
50 g di uvetta ammollata
un pugno di noci tritate grossolanamente

Mettere nell’impastatrice la farina, lo zucchero, l’uovo, il lievito aggiungendo gradatamente il latte tiepido, la panna ed il burro morbido. Lavorare l’impasto a lungo ed aggiungere le noci continuando a lavorare; alla fine le scorzette e l’uvetta.
Mettere l’impasto a lievitare e dimenticarsi di lui (ci andrà un bel po’ di tempo)..

Tirare una sfoglia sottile senza schiacciarla troppo col mattarello e passare sopra un velo di burro fuso. Arrotolare la pasta e tagliare il rotolo a metà, piegandolo come per l’angelica.
Mettere di nuovo a lievitare fino al raddoppio.
Non avere premura...



Infornare a 180° e cuocere per mezz’ora- 40 minuti circa.
Cospargere di zucchero a velo (non mi sembrava adatta la glassa).

sabato 30 novembre 2013

PULIRE IL RAME

Pulire il rame è cosa semplicissima e velocissima...
Basta preparare un miscuglio con 1 cucchiaio di sale fino da cucina, 2 cucchiai di farina di mais e tanto aceto (qualsiasi tipo di aceto va bene..) quanto basta ad ottenere una specie di "pappetta" da spalmare e strofinare sugli oggetti da pulire.
Prendere gli oggetti da pulire passati sommariamente con un panno...
Distribuire il miscuglio insistendo con spazzolinoe strofinando le parti più scure...
Risciacquare abbondantemente, asciugare e lucidare con un panno.
Et voilà!!!! :)

Perché il rame da esposizione, appeso faccia bella figura a lungo, basta passarlo con due gocce di brillantante per lavastoviglie...;-)


mercoledì 20 novembre 2013

BISCOTTI.....SALATI

Questi biscottini salati sono molto semplici e di effetto, ma anche molto gustosi...




                                                 BISCOTTI SALATI PICCANTI

Ingredienti:
2 etti di farina00
1 etto di burro a temperatura ambiente
1 uovo intero piccolo (40 - 45g)
50g di formaggio grattugiato (parmigiano, grana o il nostro montasio)
un pizzico di prezzemolo secco
un pizzico di paprika dolce
una giro di pepe nero
della marmellata di peperoni (vedere la ricetta sotto)
1 cucchiaino da caffè di lievito istantaneo per impasti salati

Impastare e tirare subito la sfoglia che non si attaccherà al matterello, ritagliare con le forme dei frollini dolci e cuocere subito in forno preriscaldato a 180°-190° fino a doratura, dopo averli cosparsi di pochissimo sale sulla superficie.

Per la marmellata:
300g peperoni rossi carnosi
200g peperoncini rossi piccantie carnosi (tipo quelli tondi)
400g di miele
il succo di 1/2 limone
Tagliare a listerelle sottili i peperoni, unire poca acqua coprire e cuocere per10 minuti, poi unire il miele ed il succo del limone e far cuocere a fuoco lentissimo e senza coperchio fino alla densità voluta. Se si vuole, questa marmellata può essere conservata in frigo per qualche giorno, oppure in dispensa dopo aver sterilizzato i vasetti. Ottima con i formaggi sia freschi che stagionati.



                                       BISCOTTI SALATI CON LA SPARABISCOTTI



Ingredienti:
300g di farina00
100g di burro morbido
100g di panna fresca
40g di grana grattugiato
un pizzico di paprika forte
1 pizzico di sale
2 uova
2 cucchiaini di lievito... pizzaiolo... (quello istantaneo per impasti salati)


Mettere tutti gli ingredienti nel mixer e frullare fino a quando l'impasto si presenta gonfio ed omogeneo.

Poi "sparare" i biscotti direttamente sulle teglie pulitissime dopo aver riempito con il composto la sparabiscotti. (dopo la cottura battendo leggermente la teglia si staccheranno).
Cuocerli in forno caldo a 180°- 190° fino a quando cominciano a colorarsi.
Decorarli come si preferisce, sia prima , che dopo l'uscita dal forno, con:

olive nere e pomodorini
pesto e pinoli
peperoni e acciughe

sott'olio o sott'aceto
ecc...




BISCOTTI SALATI AI PORCINI


Ingredienti:
2 etti di farina00
1 etto di burro a temperatura ambiente
1 uovo intero piccolo (40 - 45g)
50g di formaggio grattugiato (parmigiano, grana o il nostro montasio)
Una polvere formata da 5g di porcini secchi, 1g di prezzemolo secco ed 1g di rosmarino secco
1 cucchiaino da caffè di lievito istantaneo per impasti salati.

Impastare e tirare subito la sfoglia che non si attaccherà al matterello, ritagliare con le forme dei frollini dolci e cuocere subito in forno caldo a 180°-190° fino a doratura, dopo averli cosparsi di pochissimo sale sulla superficie.

lunedì 18 novembre 2013

CRAUTI

Sabato 16 come ogni anno ci siamo riuniti per fare assieme i crauti.
L'occasione per rivedere persone con cui condividere questa bella esperienza annuale è diretta come ogni anno dalla mitica Lucia che, pazientemente coordina e dirige i "lavori".
Quest'anno ci siamo riuniti fra le vigne del Collio nella splendida cornice dei colori autunnali ....


Dopo aver sistemato i nostri ingombranti e pesanti contenitori, abbiamo  dato inizio alla sequenza che, come una catena di montaggio, a sera inoltrata ci ha visti andar via soddisfatti e felici con la nostra pentola di fermentazione piena di cavoli a striscioline che diverranno nel tempo fantastici crauti!




La pentola di fermentazione
La pentola utilizzata per ottenere degli ottimi crauti è l’ideale per la fermentazione.
Non è semplice da maneggiare perché pesante, ma rivestita di smalto non prende odori sgradevoli e si lava facilmente. Può essere di capacità diversa, quindi, parlando di un modello da 10 litri, avendo a disposizione recipienti di altre capacità, andranno riveduti di conseguenza i dosaggi.



La pentola di terracotta è composta da quattro elementi mobili: il contenitore dove andranno sistemati i cavoli cappucci già tagliati a striscioline, il coperchio del contenitore stesso e due tavolette di pressione


Preparazione dei crauti
(Per una pentola di fermentazione da 10 litri)

Ingredienti:


10 kg di cavoli cappucci (da puliti possono arrivare a pesare circa 8 kg)
250 cl circa di siero di latte che serve da starter
1,5 cucchiai di semi di cumino dei prati
80g circa di sale fino
3 cucchiai di bacche di ginepro (anche di meno…)
3-4 mele asprigne, tagliate a tocchetti e ripulite da torsolo e semi.


I cavoli cappucci vanno puliti e lavati benissimo, togliendo le foglie esterne (conservando alcune che serviranno poi) e tagliandoli a metà per eliminare il torsolo.
Affettare i cavoli con l’apposito attrezzo, provvisto di lame affilatissime ed un cassetto scorrevole dove andrà posizionato il cavolo da tagliare.



 Cominciare ad inserire le striscioline di cavolo nel contenitore schiacciandole bene con le mani chiuse a pugno a formare degli strati che verranno di volta in volta cosparsi di sale, semi di cumino, pezzetti mela , bacche di ginepro ed anche un goccio di siero di latte. Continuare così fino all’esaurimento di tutti gli ingredienti precedentemente già dosati



 Alla fine, come ultimo strato a coprire le striscioline, posizionare le foglie intere di cavolo precedentemente messe da parte e sopra queste mettere le tavolette di pressione.
Facendo pressione su queste il liquido le coprirà, ed è così, coperte dal liquido che dovranno rimanere per tutta la durata della fermentazione.



  

 Dopo aver incoperchiato il contenitore e caricato in auto, con la raccomandazione di riempire d'acqua la scanalatura una volta arrivati a casa,  ci siamo dedicati alla preparazione della cena. (almeno una parte delle donne...).

  Il processo di fermentazione già avviato, produrrà anidride carbonica, che ogni tanto segnalerà la sua presenza fuoriuscendo dal contenitore attraverso i due piccoli semicerchi nel bordo del coperchio e producendo un lieve gorgoglio dell’acqua della scanalatura.

Per i primi 2-3 giorni il contenitore andrà tenuto al calduccio (circa 20-22°), in seguito si potrà spostarlo in un posto più fresco (circa 14°). Dove rimarrà per due o tre settimane.Solo dopo questo periodo si potrà aprire la pentola, mai prima per non interrompere il processo di fermentazione e per permettere all’anidride carbonica presente all’interno di contrastare la formazione di muffe.
In seguito potrà essere spostato in un posto più freddo (da 0 a 10°) e dopo 4- 6 settimane la verdura sarà pronta per essere gustata. Aumentando il tempo di permanenza al freddo, l’aroma dei crauti diventerà più deciso.
Le tavolette di pressione dovranno essere sempre sommerse dal liquido: se questo dovesse mancare o il livello dovesse risultare troppo basso, si aggiunge una salamoia ottenuta con 1 litro di acqua bollita assieme a 15g di sale

IMPORTANTE Durante tutto il periodo controllare sempre l’acqua della scanalatura del vaso che deve essere sempre presente per non far entrare l’aria nel contenitore. L’anidride carbonica invece potrà uscire con dei “gluck- gluck” più o meno forti…J

Esito della fermentazione
Se dopo la fermentazione le verdure si presentano troppo molli vuol dire che è stato messo poco sale: tener presente che troppo sale conserva, quindi il dosaggio del sale è molto importante.
Odore cattivo e verdure vischiose significano marciume, non fermentazione e può capitare anche questo, specialmente con le verdure ottenute mediante coltivazioni forzate.

 Lucia si è inventata per la cena una zuppa con verdure di stagione (porri, broccoli, patate...e altro) che chiamerò zuppa "nonloso" perchè improvvisata, ma allo stesso tempo unica e profumatissima. Per secondo sempre Lucia ci ha guidate nella preparazione di una frittata con le erbe, ancora più gradita perchè rara: dove si trovano le erbe a Novembre? Strano, ma c'erano! Per contorno c'era un radicchio croccante condito con aceto di pere. E i dolci? Una torta di mele profumatissima (sempre di Lucia) e dei dolcetti speciali portati da una ragazza spagnola, tipici della zona di Barcellona, sua città di provenienza.



Come antipasto c'erano dei fantastici crostini con pesto di broccoli. Nella ciotolina si notano le fette del pane preparato da Marco e subito dietro delle fettine di cachi essicati favolosi!
I due vasetti con il cucchiaio infilato contenevano una crema di peperoni ed un altro pesto, quello all'aglio orsino..


 crostino con broccoli e giardiniera autunnale



La torta di mele di Lucia. Buonissima!!!



Gli splendidi dolcetti tipici spagnoli della zona di Barcellona!




Bellissima esperienza e splendida giornata!!!!

* Tenere presente che le fermentazioni riescono meglio in luna crescente!*

lunedì 4 novembre 2013

LINZER



Credo di non avere mai fatto una Linzer uguale ad un’altra…
Parto sempre con 2 etti di burro lavorati bene con 2 etti di zucchero, anche a velo…e la raschiatura della vaniglia più la scorza di limone ..
Poi ci sono le due uova per l’impasto ed il tuorlo da unire ad un goccio di panna fresca per spennellare le strisce sopra.
E questi erano gli ingredienti fissi.

Aggiungo 150g di frutta secca tritata fine: e qui ognuno mette quello che ha a disposizione, mandorle, noci, nocciole…e 300g di farina 00 (ma una parte di questa può essere sostituita da avanzi di biscotti tritati finemente…), oppure da un altro tipo di farina..
E poi ci sono le spezie, di solito 1 o 2 cucchiaini: cannella, chiodi di garofano, oppure il mix per i biscotti natalizi? Quello che c’è e quello che si vuole. In ogni caso quando la torta sarà in forno il profumo sarà fantastico!

Si prepara l’impasto con gli ingredienti sopra e si mette a riposare in frigo, avvolto bene in pellicola, dopo avergli dato la forma di un salame.

Si prende una teglia e si fodera di carta forno.
L’impasto ormai solido tolto dal frigo verrà affettato come un salame fino a ¾ e le fette andranno a foderare la teglia, schiacciate bene con le dita per coprire tutta la superficie ed uniformare lo spessore.

Intanto si accende il forno e si porta a 180°.


E qui c’è un’altra variante: prima di ricoprire di marmellata l’impasto io metto delle fettine sottili di mela cruda (Marina ne aveva parlato in una ricetta per crostata), poi sopra queste stendo un velo di marmellata e con l’impasto avanzato faccio la griglia irregolare a coprire il tutto.
Infine si spennella con il tuorlo mischiato alla panna (o latte), si cosparge di lamelle di mandorla o granella di nocciole e si inforna per quasi un’ora a 180°.

Tolta dal forno e ancora calda si cosparge di zucchero a velo facendolo cadere uniformemente da un colino e li lascia riposare fino all’indomani. Credevate di gustarvela subito e invece no! Più si aspetta e meglio diventa….

lunedì 28 ottobre 2013

FUNGHI MISTI E PATATE IN TERRINA



Tagliare a rondelle delle patate lesse fredde.
A parte cuocere in padella dei funghi misti prima lavati e scottati (chiodini, galletti, soldati, porcinelli, ecc) usando un trito fine di aglio e cipolla, un goccio d'olio e del sugo di pomodoro.
Aggiustare di sale e pepe e aggiungere qualche fogliolina tritata di maggiorana.
Tenendo la terrina inclinata, fare gli strati alternando il sugo di funghi alle fette di patata.
 Infilare delle fettine di formaggio tra gli strati e finire con qualche fiocchetto di burro in superficie.
Cuocere a 180-190° in forno statico fino a quando si vedrà il formaggio fuso e le patae dorate.
Semplice e buona!

martedì 22 ottobre 2013

Blecs double - face




(per tre persone…)

Ingredienti base
per l’impasto verde:
50 g di punte d’ortica cotte(o altra verdura verde, attenzione al condimento poi però…)
1 uovo
150g di farina 00

per l’impasto chiaro:
15g porcini secchi in polvere
50g farina di farro
circa 80-90 farina 00
2 uova piccole o 1 grosso (oppure aggiungere acqua)

Frullare le punte d’ortica con l’uovo ed aggiungere man mano la farina, fino ad ottenere la giusta consistenza, per l’impasto chiaro frullare l’uovo con i porcini ed aggiungere le farine man mano fino alla giusta consistenza.

Tirare entrambe le sfoglie non tanto sottili. Ottenute le sfoglie, tirare quella verde per prima, spennellarla con acqua e distribuirvi sopra dell’aglio ursino secco che donerà un sapore particolare (ecco il trucco…), tirare quindi l’altra sfoglia appoggiandola sulla verde e facendole bene aderire con il matterello.

Cuocere i blecs nell’acqua bollente salata e condirli nell’ordine con una spolverata di formaggio Montasio stravecchio grattugiato (niente sale…), una grattata di scorza di limone non trattato e 10g di burro fuso a persona insaporito con maggiorana.


Blecs ripieni estivi




Per 4 persone
Per i blecs:
150g di farina di farro
150g di farina di frumento
3 uova
Per il ripieno: 150g di ricotta fresca
1 cucchiaio di Montasio stravecchio grattugiato
1 spicchio d'aglio in camicia
1 cucchiaio d'olio d'oliva extravergine
Peperoni carnosi rossi, verdi e gialli, una zucchina
Pepe nero e poco sale
Per il condimento: 150g di burro fresco, dei fili d'erba cipollina fresca, Montasio grattugiato, pepe e sale q.b.

Preparazione
Fare l'impasto per i blecs e tirare la sfoglia non tanto sottile.
Intanto cuocere le verdure al dente, prima tagliate a piccoli cubetti regolari, facendole saltare in una padella con un cucchiaio d'olio e lo spicchio d'aglio schiacciato (che poi toglierete). Alle verdure pronte unire gli altri ingredienti del ripieno.
Riprendere la pasta dei blecs e tirarla allo spessore sottile definitivo.
Con un cucchiaino disporre il ripieno su una sfoglia. Passare con un pennello bagnato le zone della pasta dove non c'è il ripieno ed appoggiare sopra un'altra sfoglia a coprire, facendola aderire bene. (così non si apriranno in cottura).
Ritagliare la forma dei blecs con all'interno il ripieno, usando la rotellina dentata.
Cuocere i blecs in acqua bollente salata per qualche minuto.
Disporli sul piatto cospargerli di formaggio grattugiato, una macinata di pepe e un pizzichino di sale.
 Sciogliere il burro insaporito con l'erba cipollina tritata e condire i blecs.


I miei blecs sono stati inseriti anche nel num.41 del settimanale Oggi datato 8 ottobre 2014! :)

lunedì 21 ottobre 2013

CHIPS DI PATATE

Cercavo un modo veloce per farle e ho trovato un sistema per farne tantissime in pochissimo tempo.
Prendete le patate e pelatele. Lavatele e intanto mettete a bollire dell'acqua.
Tagliate le patate con la mandolina, come al solito.
Quando avrete finito tuffate le fettine a manciate nell'acqua bollente, dopo poco tempo toglietele con il ragno (non devono cuocere, si devono solo scottare) mettendole man mano in uno scolapasta. Passate lo scolapasta sotto l'acqua fredda e scolatele.
Sono pronte per la frittura.
Non serve staccare le fettine per friggerle, si staccheranno da sole cuocendosi, basta smuoverle con la forchetta. Se si usa la friggitrice non serve nemmeno la forchetta! E vengono così! 


sabato 21 settembre 2013

La Viennese



Ingredienti:
600g impasto di pan brioche finito


Ripieno di nocciole
150 g di nocciole tostate e frullate nel robot fino ad ottenere una pasta.(lasciare qualcuna tritata grossolanamente)
50 g di zucchero a velo
1 uovo

Ripieno di prugne

150 prugne secche tritate50 g zucchero a velo
30 g noci tritate
1 uovo

 Tirare la pasta fino ad ottenere una sfoglia della lunghezza dello stampo da plum-cake che si userà per cuocerla, tenerla sul tavolo in verticale e dividerla idealmente a metà, stendere il ripieno di nocciole sulla metà in alto e quello di prugne sulla restante metà inferiore. Arrotolare tutti i due lati verso il centro.

Mettere la torta arrotolata nello stampo e lievitare fino al raddoppio, dopo averla pennellata con un tuorlo d'uovo unito a pochissimo latte.
Cuocere a 180° per circa 20 minuti, mezz’ora tenendo d’occhio la superficie in modo che non scurisca molto.




Dolce delle sorelle Simili, da fare con i ripieni che si preferisce, bello da vedere e delizioso da gustare.

giovedì 12 settembre 2013

Fiori di frutta





Fatta con il sistema del montaggio al contrario che permette svariate composizioni, partita dall’idea di Montersino, una torta della consistenza di una mousse delicata, insaporita dalla frutta e da piccole gocce di gelatina. 

Come si fa?
Semplice…
Preparare un pan di spagna  che servirà per gli strati…

Prendere una base piana, posizionare sopra la forma quadrata che conterrà il dolce e rivestire tutto di pellicola.
Tagliare della frutta fresca a piacere e posizionarla con il  lato del taglio verso il fondo usando la fantasia. Con altra frutta e succo di limone, assieme a poco zucchero preparare una macedonia per ottenere il succo per la bagna.

Per la mousse:
Montare la panna (un litro) fresca fino a quando diventa consistente, non del tutto…

Preparare la pasticcera con:
6 rossi d’uovo
600g di latte
raschiatura di una bacca di vaniglia
60g di frumina
120g di zucchero
L’ho fatta col bimby: 7 minuti a 90° velocità 4. (si può fare anche manualmente, ma si deve stare attenti alla temperatura).
Mettere a mollo 9g scarsi di fogli di gelatina in acqua fredda.

Far raffreddare la pasticcera, prendere una piccola parte, riscaldarla di nuovo e sciogliere bene la gelatina ammollata, prima strizzata.
Incorporare il tutto alla pasticcera fredda e poi alla panna quasi montata. Si otterrà una chantilly densa che raffreddandosi diventerà mousse, come consistenza.

Mettere la crema in una siringa per dolcie seguire i contorni della frutta posizionata precedentemente nello stampo, riempire poi con la crema lo spazio rimanente e livellare bene. Mettere in frigo e dimenticarsene per circa due ore, è meglio…

Tagliare il pan di spagna a fette  di circa un centimetro,  verticalmente, spalmare ogni fetta con marmellata ai frutti di bosco bella densa (io ci ho messo quella di lamponi fatta poco tempo fa) ed appoggiare le fette sopra la crema ormai solidificata, con il lato della marmellata verso la crema. Bagnare leggermente il pan di spagna con il succo ottenuto dalla frutta macerata. Fare un altro strato di crema  con i pezzetti di frutta dentro.

Coprire con un altro strato di pan di spagna e bagnare anche questo col succo.

Mettere tutto in frigo qualche ora a solidificare.
Prima di capovolgerla meglio passarla per sicurezza un’ ora in congelatore.

Capovolgere la torta sul piatto adatto, togliere la pellicola delicatamente, decorarla con frutta fresca e piccole gocce di gelatina all'albicocca (fatte con una siringa per dolci). Volendo si può lucidare con della gelatina, ma si può anche farne a meno.



Ed ecco la fetta:



domenica 8 settembre 2013

Millefoglie di mele nel cestino






Per quattro persone:

4 mele
Pasta sfoglia finita
Alcune foglie di basilico - cannella
Cannella in polvere
Zucchero semolato e zucchero a velo
1 uovo intero e 2 tuorli
300g di latte intero
30 g di amido (maizena, frumina o fecola, è indifferente)

Preparazione:
togliere il torsolo a due mele e tagliarle a fette di 3-4 mm senza sbucciarle (conservando le 4 basi).
Accendere il forno a 180°. Posizionare le fette di mela su una teglia coperta con un foglio di carta forno (le basi con la buccia sotto) e, cospargere le fette con zucchero semolato e poca cannella in polvere. Cuocere nel forno statico fino a quando i margini cominciano a scurire. Togliere dal forno e mettere le fette di mela a raffreddare.


Sbucciare le altre due mele, tagliarle a fettine sottili, aggiungere 4-5 foglie di basilico – cannella, qualche cucchiaio di acqua e cuocerle a fuoco basso. Quando sono cotte, togliere  le foglie di basilico e ridurle in crema.

Preparare una pasticcera con 300g di latte intero, 3 tuorli, 3 foglie di basilico cannella (da togliere dopo la cottura) e 60g di zucchero e 30g di fecola (o altro).
Quando la pasticcera sarà fredda unire la purea di mele e tenere al fresco.


Usando degli stampini di alluminio ben imburrati e capovolti preparare i cestini di sfoglia.
Con la sfoglia preparare anche le foglie per decorare e alcuni anelli (tagliati con dei coppapasta dal diametro leggermente inferiore ai dischetti di mele) che serviranno a comporre il dolce. Appoggiare i pezzi di sfoglia ritagliati sulla carta forno, spennellarli  con albume leggermente sbattuto e cuocerli a 180° assieme ai cestini, fino a quando cominciano a prendere colore. Toglierli dal forno, staccare i cestini delicatamente e cospargere di zucchero a velo tutti i pezzi di sfoglia.

In ogni cestino appoggiare una base di sfoglia all’interno, crema pasticcera alla mela, una fetta di mela, pasticcera, un disco di sfoglia....alla fine chiudere con una delle basi, un pochino di pasticcera alla mela nel foro centrale dove, come tocco finale, si posizionerà la foglia di sfoglia. 

per il contest "Le mele nel piatto" 

giovedì 22 agosto 2013

Chutney di datterini e mele



Se avete dei pomodori datterini provatelo, è buonissimo con i formaggi, anche stagionati e carne arrosto.

2 kg di pomodori datterini lavati e tagliati a pezzetti
600 g di mele pelate e tagliate a pezzetti
600 g di cipolla dorata tritata
1 kg di zucchero
2 cucchiaini da tè di senape in polvere
2 cucchiani da tè di peperoncino in polvere
400 g di uvetta sultanina lavata bene ed ammollata in acqua tiepida
4 cucchiaini da caffè di sale fino
aceto leggero (bianco, rosato o di mele) quanto basta

Mettere i pomodori, le mele e la cipolla già preparati in una casseruola di acciaio, unendo l’uvetta e gli altri ingredienti.
Versare per ultimo l’aceto fino a coprire bene gli altri ingredienti (andrà circa un litro).
Far bollire a lungo mescolando fino ad ottenere la consistenza di una confettura.
Invasare bollente in vasetti pulitissimi capovolgendoli per una ventina di minuti.
Quando saranno freddi sterilizzarli  per altri 20 minuti.
Far passare un mesetto prima di gustare il chutney, che ne guadagnerà in sapore.

Numero di Luglio 2014 del mensile Quanto Basta Friuli Venezia Giulia! :)

martedì 30 luglio 2013

Pizzo Irlanda



Da sempre affascinata da questo pizzo che mette insieme fantasia, manualità ed anche precisione, per arrivare ad ottenere una cosa unica che già di partenza si sa che da nessuna parte ce ne sarà un’altra uguale…..


Pizzo particolare che rende al meglio la sua elegante unicità  se lavorato con filo sottilissimo, è fatto di tanti piccoli particolari uniti secondo uno schema, che permette di ottenere il risultato finale e che non sarà mai una cosa solamente carina, ma bellissima e speciale.

Avevo poco più di vent’ anni e partivo per Venezia con l’uncinetto  ed un paio di gomitoli di filo di cotone sottilissimo. Nei ritagli di tempo eseguivo una fogliolina delle sei che compongono le foglie, oppure qualche acino dei tredici che compongono il grappolo. Non bisogna  avere fretta di arrivare alla fine di un lavoro come questo…infatti ci ho messo tantissimo tempo, anni…
Quando facevo ritorno a casa stendevo il mio lavoro e me stessa sul pavimento, eseguendo le barrette per collegare i vari motivi dello schema: infatti, solo una superficie piana può garantire la migliore riuscita (se i punti “tirano” il lavoro va disfatto e rifatto).



sabato 27 luglio 2013

Dolcetti freddi alla frutta





Non me la sentivo di chiamarli frittelle, perché sono qualcosa di più….

Basta poco: una banana matura, di quelle con la buccia leggermente macchiata che di solito nessuno vuole perché brutta da vedere, un paio di uova, 4 cucchiai di farina, 100g di latte e 1 cucchiaio di zucchero, qualche goccia ai frutti di bosco (sono grandi come quelle di cioccolato). Marmellata di amarene e zucchero a velo per decorare.

Preparare l’impasto unendo la farina e lo zucchero ai due tuorli più il latte.  Montare gli albumi a neve ferma con qualche goccia di limone. Unire l’impasto agli albumi mescolando delicatamente dal basso verso l’alto evitando di farlo smontare.


Tagliare la banana a fette di circa mezzo cm e su queste metterci le gocce di frutta, facendole ben aderire (non tagliarla prima perché si ossida…) 

Con un cucchiaio immergere ogni fetta di banana nell’impasto ricoprendola bene e friggere fino a doratura.
 Passare i dolci sulla carta da  cucina a perdere l’unto, cospargerli con zucchero a velo, decorarli con la marmellata di frutti di bosco (more, lamponi o amarene), metterli uno a uno nei pirottini e conservarli in frigo.
Ho usato la banana, ma si può usare anche altra frutta.


Sono speciali!